Performance del 1°Village 2018
Updated May 4, 2018ENG COMING SOON
ITA Il progetto “GenRosso Music and Arts Village 2018” si è concluso domenica 1 aprile con una performance finale preparata dai partecipanti ai vari laboratori creativi di teatro, danza, canto e musica in una carrellata ben congegnata con momenti di particolare intensità ed emozione fra canzoni, monologhi, sonorità, luci e coreografie
Una giornata intensa all'insegna della “Danza” si è vissuta il 30 marzo, giorno in cui si sono aperte la porte ad un workshop di Hip Hop condotto da Gabriel Ledda – uno degli 8 ballerini campioni di Hip Hop a livello mondiale. Ad esso hanno partecipato anche una trentina di giovani di Loppiano provenienti da vari contesti etnici e culturali.
Dal mondo del teatro-fisico e teatro-danza, Pierluigi Grison, ha tracciato una interessante panoramica alla luce delle sue molteplici esperienze in Italia e all'estero, arrivando ad una sintesi tra il valore della preparazione personale e il lavoro di squadra.
A seguire, Antonella Lombardo – direttrice della scuola Lab Dance di Montecatini Terme – ha attinto alla sua storia personale offrendo un quadro di come la danza può diventare forte componente di pace come la creazione del Festival dell'Armonia fra i Popoli. Inoltre, in Terra Santa, ha dato origine a un efficace progetto che coinvolge ogni anno giovani Musulmani, Cristiani e Ebrei.
Infine, Gabriel Ledda, ha tracciato il suo percorso di vita in un viaggio tra aspirazioni, impegno, trasparenza e libertà e incoraggiando a percorrere la via dell'autenticità.
Domenica, alla conclusione del Village, Josè Juan Quesada – attuale responsabile del Gen Rosso - evidenziava alcuni punti salienti sperimentati al Village nella sua prima edizione e tra questi la sfida raccolta e giocata al massimo da parte di ciascuno con riflessi che andranno immancabilmente ad influenzare ogni singolo artista.
Varie sono state le impressioni condivise tra i protagonisti del Village: “E' stata la settimana più bella della mia vita”. “Sono arrivata pensando di raggiungere un giorno un Talent Show per capire quanto valgo, e mi ritrovo con una nuova e inattesa esperienza del valore di me come persona e anche dei miei talenti”. “Ho riscoperto l'arte come dono per gli altri”. “Abbiamo fatto una forte esperienza di vita che certamente influenzerà la nostra espressione artistica in modo straordinario”. “Attendo con grande entusiasmo la data del prossimo Village!”.
Jorge Santana, uno dei tutor, docente dell'arte teatrale all'università di Madrid: “Si è creato un vero rapporto tra noi che è sfociato in arte e in bellezza proprio perchè i cuori si sono aperti. Ci siamo sentiti liberi fin dall'inizio. E' stata gioia e speranza e mi sono visto andare avanti nella mia storia personale e nell'arte. Per me era trovare il senso a tante cose che ho fatto nella mia vita che adesso vengono trasmesse e condivise con tanti: gioia!”.
“L'incontro di ragazzi che provengono da contesti e etnie diverse – diceva Emanuele Chirco poli-strumentista e tutor - crea delle abitudini nuove che si vivono insieme. Sono dinamiche che fino a un momento prima dell'incontro rimangono sempre un'incognita. È il miracolo della musica, ma anche dell'unità e funziona! E la performance che abbiamo realizzato ha evidenziato come si può creare qualcosa di nuovo, dal nulla. E' emozionante ed è un'energia che si rinnova, di incognita e di riscoperta, di novità e di incontro”.
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